Storia completa del Circolo Fotografico Casellese

UN TUFFO NEL NOSTRO PASSATO PER ARRIVARE FINO AD OGGI.

1957 – Inizia la nostra storia … anzi, per andar con ordine le radici risalgono a due anni prima, quando il 30 agosto 1955 un gruppo di amici, durante una storica riunione in una sala del ristorante “Leone vecchio”, fondano a Caselle il “Club Arte e Cultura”.

Si legge fra gli articoli dello statuto che “il club, rigorosamente apolitico, ha lo scopo di promuovere il sano e proficuo impiego delle ore libere dei soci con iniziative dirette ad incrementare le loro capacità intellettuali, fisiche, nonché morali e nel campo culturale, ricreativo ed assistenziale”. Fin dall’inizio i soci riservano le loro attenzioni alle visite dei musei ed ai luoghi di interesse artistico culturale, si dedicano alla filatelia, alla numismatica ed hanno i primi approcci con la fotografia.

Nella primavera del 1957, il gruppo dei fotografi, visto l’incremento del numero degli iscritti, riunitosi in una saletta al pian terreno di Via Leinì, di fronte all’Oratorio San Giovanni, sente la necessità di identificarsi in una realtà individuale, pur mantenendo i rapporti di dipendenza ed il carattere di sezione con il “Club Arte e Cultura”.

Nasce quindi il “Circolo Cine-fotografico Casellese”. Grazie alla volontà ed alla passione di Domenico Passera e di suo figlio Silvio, allora studente universitario, ed alla collaborazione di altri promotori come Michele Lisa, Eugenio Pedante, Armando Baudino, Gaspare Bena, Aldo Biano e Luigi Oscura si sviluppa il progetto fotografico nella Città di Caselle.

In seguito, il trasferimento nella nuova sede in Via Cravero 51, nuovi collaboratori come Vittorino Bertin, Eugenio Eterno, Guglielmo Favero, Livio Giardino, Eugenio Pagliano, Renato Vivo, Adamo Zilio contornati da un folto gruppo di giovani fotografi, l’affiliazione nel 1962 alla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) con la tessera sociale n° 176 e la denominazione di “Circolo Fotografico Casellese sezione del ClubArte e Cultura”, sono le tappe che contribuiscono a formare una connotazione individuale e ad incrementare il peso del Circolo nel panorama fotoamatoriale della provincia di Torino.

Fin dai primi anni l’attività del Circolo è intensa e determinante per la diffusione dell’arte fotografica nel territorio.Le mostre delle opere dei soci, le proiezioni di diapositive, le esposizioni regionali e nazionali, i concorsi fotografici nazionali e locali come”Obiettivo su Caselle”e “Caselle da salvare”, ma soprattutto i corsi di fotografia per principianti e negli anni 70 i corsi mirati agli alunni delle scuole condotti dagli allora soci Bertino, Eterno, Favero e Giardino, hanno l’obiettivo di contagiare coloro che si accingono a muovere i primi passi con questo magnifico strumento espressivo che è la macchina fotografica.

Le immagini dei soci del Circolo riportano in questi anni riconoscimenti e premi, anche prestigiosi, in Italia ed all’estero, quali la Coppa d’oro del settimanale “Oggi”ed il premio alla “Expo” giapponese vinti da Zillio ed i numerosi concorsi FIAF vinti da Bertin e Vivo.

Nuovo impulso viene dato negli anni 80 dal dinamismo e dall’energia dei fratelli Aldo e Mario Ferrando, che si circondano di nuovi appassionati tra cui molti i giovani. Di questi anni, dopo una breve interruzione, è la nuova iscrizione alla Federazione che continua ininterrottamente fino ad oggi.  La definitiva identità sociale con relativo logo, che affranca il Circolo dal binomio “Arte e Cultura”, i concorsi nazionali con patrocinio FIAF, tra i quali vogliamo ricordare quello del 1984 che vede tra i premiati Fulvio Merlak, un giovane fotografo triestino che diventerà in seguito l’attuale Presidente della FIAF, il trasferimento nei locali della Pro Loco in Piazza Boschiassi, il proseguo dell’amore per la camera oscura, ereditato dai maestri Michele Lisa e Renato Vivo, con numerosi autori tra i quali Aldo Ferrando, Livio Bonicatto e Giovanni Coizza, sono gli eventi che, grazie anche ai successi nazionali ed internazionali di diversi soci, sanciscono la definitiva affermazione del Circolo Fotografico Casellese.

Alla fine degli anni 90, inizia il ciclo di presidenza di Silvia Sales, che con tenacia, autorevolezza e caparbietà continua il rafforzamento dell’immagine del Circolo promuovendo nuove attività. Iniziano i rapporti continuativi con il Comune di Caselle con le manifestazioni del “Settembre Casellese”, “ Maggio Fotografia” e “Piazze d’estate”, articolate con mostre a tema e serate di proiezioni. Vengono nel frattempo allargati i contatti con Gallerie espositive ed incrementati gli scambi culturali con i circoli del Piemonte e della provincia di Torino ed il nome del Circolo Fotografico Casellese appare, sempre più spesso, come promotore o collaboratore di manifestazioni fotografiche in tutta la provincia.

Il Circolo può fregiarsi di onorificenze sia nazionali che internazionali ottenute dai suoi soci, e da alcuni anni, nella persona del presidente, la carica di Delegato Provinciale della FIAF.

Nel 2005 il Circolo cambia nuovamente sede, si trasferisce nella Casa delle Associazioni in Via Madre Teresa di Calcutta 55, un ambiente nuovo, luminoso e modernamente attrezzato incrementando così lo spazio espositivo; ciò sarà fonte di un ulteriore stimolo per chi avrà l’onore di frequentare e di condurre il Circolo nel futuro.

All’interno di questo percorso storico, forzatamente sintetico, molti altri fotoamatori si sono avvicendati nelle cariche sociali o hanno portato il loro fattivo contributo, persone, che hanno fatto sì che il nostro Circolo potesse godere di vitalità sino ad oggi. Siamo nell’impossibilità di citarli tutti, sappiano comunque che non sono stati dimenticati ma che i loro nomi rimarranno indelebili nei nostri ricordi.

Nel 2024, dopo 30 anni di onorata carriera, Silvia Sales viene eletta Presidente ad Honorem, lasciando il posto a sua figlia Doriana De Vecchi che ora è l’attuale Presidente: una nuova ventata di energia positiva ed innovativa contagia il Circolo con l’auspicio che possa proseguire le sue attività ancora per lungo tempo.

I commenti sono chiusi.